Giovanili / 2003 in finale al Grande Slam! Dalla bomba d'acqua alla partita al buio

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Siamo in finale al Grande Slam! Grande vittoria per 1-3 dei Giovanissimi 2003 di Morabito contro il Vianney dopo una gara incredibile. Vi riportiamo sotto l'articolo di Sportovest.com con la cronaca di quanto successo sul campo della Pro Collegno.

Primo tempo: un palo di Mostacci in mischia sugli sviluppi di un corner (2'), due tiri pericolosi di Talucci e Ghiani (12' e 14'), un sinistro alto di Mostacci (18') e poi il gol al 19' dello stesso Mostacci con un mancino carognesco sotto la traversa. Nessun rischio per Rolle. Nel secondo tempo è successo di tutto!

 

VIANNEY-RIVOLI 1-3 (0-1)

Vianney: Bernardo, Ruffinatti, Toso, Fanelli, Caruso, Ponziano, Di Matteo, Nigra, Bono, Piredda, Lorenzetti. A disp.: Ciavarella, Grillo, Ciullo, Armillotta, Esposito, Chiarulli, Pomponio. All.: Grieco.

Rivoli: Rolle, Sanna, Marchetti, Rosciglione, Gaude, Caschili, Talucci, Linsalata, Ghiani, Pantini, Mostacci. A disp.: Desiante, Catalano, Tursi, Sportiello, Fiumefreddo, La Vecchia, Valle. All.: Morabito.

Reti:

 

Fonte: Sportovest.com (articolo completo)

 

Le luci che vedete in foto non sono quelle del campo sul quale si stava giocando, ma di quello posizionato 100 metri dietro. Ebbene sì, Vianney-Rivoli è una partita incredibile, forse mai vista (e già avete capito perchè "mai vista" casca proprio a pennello) negli ultimi anni. Dal pianeta-giovanili, dal Grande Slam che terminerà con le finali proprio domani, ci hanno segnalato una gara epica, assurda, buffa e assolutamente unica. Una storia da raccontare, perchè per 25 minuti si è giocato completamente al buio! Qualcuno di voi ricorderà le sequenze de "L'Allenatore nel Pallone", celebre film con Lino Banfi versione Oronzo Canà mandare a stendere l'arbitro nella nebbia. Ecco, qui siamo andati oltre.

 

La semifinale Vianney-Rivoli di Giovanissimi 2003 (finale 1-3) entrerà forse nella storia: genitori e bambini non se la dimenticheranno facilmente. Al campo della Pro Collegno ("Bendini") tutto fila liscio fino a fine primo tempo, che si chiude col Rivoli in vantaggio per 0-1. Un bel gol di Mostacci sotto la traversa.

Alle 19.20 arrivano sul cielo sopra Collegno nuvole nere da "The Day After Tomorrow", che tra l'altro era in televisione proprio ieri sera. Le squadre scappano negli spogliatoi per il thè caldo, ma i dirigenti non sono così fortunati e rimangono "imprigionati" sotto le panchine, che non riparano un tubo. L'acqua entra da tutte le parti: si scatena una bomba d'acqua, una pioggia orizzontale accompagnata da un vento fortissimo. Il pubblico in tribuna è al coperto (per fortuna) e assiste allo "spettacolo" della natura. Altro che partita di calcio. Un quarto d'ora di tempesta, ma è qui che inizia il bello.

 

Alle 19.40 la pioggia dà tregua e il campo della Pro Collegno (non è una sorpresa) drena benissimo. Tante pozzanghere, tanto fango, ma si può giocare. C'è solo un problema: la luce sta calando e sul campo principale non c'è l'illuminazione. L'arbitro chiama i capitani con sè, percorre 200 metri col pallone e va a farlo rimbalzare su un altro terreno di gioco che ha, sì, le luci, ma che non è tracciato ed è allagato. Niente. Si perde tempo. Si fanno le 19.50. Si torna sul campo principale.

A questo punto ecco il grande dilemma dell'arbitro: giocare su un campo che ha drenato benissimo, ma senza luci; giocare su un pantano assurdo, con le luci; rinviare la partita a chissà quando, visto che le finali del Grande Slam sono programmate per giovedì (48 ore dopo).

La decisione clamorosa è quella di accendere l'illuminazione del campo più lontano per sfruttare un minimo di luce su quello principale, posizionato a 100 metri. Mai visto.

Intorno alle 20 è buio pesto e il pubblico partecipa con l'immaginazione. Scene assurde: ecco il portiere che per rinviare supera di un metro la linea dell'area di rigore col pallone tra le mani ("Ma non si vede niente!"), il giocatore che risponde sconcertato all'allenatore ("Mister, io lo seguirei anche l'avversario se solo ci vedessi...") e il dirigente che alza al cielo i blocchi con i numeri per le sostituzioni. E l'arbitro a 30 metri se le fa dire a voce, gridando nella penombra.

Nel buio assoluto (solo il direttore di gara aveva qualche metro di visibilità grazie alle luci del campo più lontano, ma seguendo veramente da vicinissimo le azioni) il Rivoli segna altri due gol con Mostacci e Linsalata e l'esultanza del pubblico ve la potete immaginare: "Gol! Ma è gol? No, forse il pallone è uscito! Ma chi ha segnato?". Il Vianney (dicono) segni con Ponziano e poi va all'assedio nel buio pesto: finisce 1-3 per il Rivoli. Abbiamo saputo che è un risultato certo.

A parte gli scherzi l'allenatore del Vianney Patrizio Grieco viene espulso e non le manda a dire: "E' un'assurdità giocare una partita al buio". Il mister del Rivoli Fabrizio Morabito piazza i suoi ragazzi in finale: "Sono tanti anni che alleno, ma una cosa del genere non mi era mai capitata...".

Tra la fine della bomba d'acqua e il ritorno sul campo principale si è perso tempo prezioso, ma così è andata in archivio una gara unica. L'arbitro è stato anche bravo a portare l'obiettivo a termine: giocare. Il secondo tempo, però, è un "segreto di stato": potrà raccontarlo solo lui!